Sunday, October 24, 2010

Breathing, Talent Prize, 2010



Talent Prize, 2010, Museo Montemartini, Roma
"Breathing" (Attenti), 2010
Glass, Water, Formaldehyde
120 x 40 cm

Sabine Delafon risks and wins in the unsustainable lightness of being.
When creating this trasparent liquid sculpture, Sabine Delafon drew her inspiration from her love for collecting "snow globes", the dreamy worlds of Gozzanian memory. She uses water and formalin to concepttually recreate the habitat necessary for life and the chemical synthesis which permits its consevation. A very fragile construction. Fragile transparent glass balls, united in the attempt to compose a credible and harmonic portrait linking the right elements in order to exist and resist. But, Attenti (Be Careful!), one more or less and everything could collapse. lets hold our breath.
Nicoletta Zanella

Saturday, October 9, 2010

Testament



Testamento
(Sabine Delafon business card 10 x 7 cm signed by other artists)

Adriano Nasuti-Wood, Alberto Garutti, Alberto Guidati, Alessandra Spranzi, Alessandro di Giampietro, Alessandro Mensi, Alice Guareschi, Andre Eugene, Andrea Massaioli, Andrea Nacciarriti, Andrea Sala, Anna Franceschini, Antonio Guiotto, Armin Linke, Barbara Bloom, Benjamin Valenza, Bertrand Frize, Brice Coniglio, Canedicoda, Carlo Valsecchi, Celeur Jean, Cesare Viel, Chiara Lecca, Chiara Pirito, Christian Frosi, Concetta Modica, Corrado Levi, Cosimo Veneziano, Cristiana Palandri, Daniele Galliano, Deborah Ligorio, Diego Marcon, Diego Perrone, Elad Lassry, Emanuele Becheri, Ettore Favini, Fabio Paleari, Federico Maddalozzo, Federico Pepe, Francesco Sena, Gabriele Picco, Giancarlo Norese, Gianluca di Pascale, Gianluca e Massimiliano de Serio, Giorgio Guidi, Giovanni Kronenberg, Giuseppe Pietroniro, Gosia Turzeniecka, Ivano Atzori, Jacopo Miliani, Jasa, Lady Tarin, Laura Santamaria, Leigh Ledare, Liliano Moro, Loris Cecchini, Ludovica Carbota, Luigi Gariglio, Luigi Presicce, Marcello Maloberti, Marco Colombaioni, Marco de Luca, Margherita Morgantin, Maria Bruni, Mario Airò, Markus Wuste, Marta Pierobon, Martin Butler, Marzia Migliora, Massimo Grimaldi, Matthew Stone, Matteo Rubbi, Miltos Manetas, Nico Vascellari, Nicola Gobetto, Nicus Lucà, Paolo Gonzato, Paolo Grassino, Paolo Leonardo, Patrick Tuttofuoco, Phil Stern, Philippe Parreno, Raphael Danke, Robert Montgomery, Ronald Bazile Cheby, Sabina Grasso, Salvo, Santo Cinalli, Sara Ciraci, Saverio Todaro, Simon Fujiwara, Sissi, Sophie Calle, Stefano Arienti, Stephane Kropf, Valerio Carrubba, Vedovamazzei, Mauro Vignando, William Kentridge

3000 Quadri fogli - Le rayon vert - Warehouse



Le Rayon Vert, a cura di Francesca Referza, Warehouse
15.10.10 - 27.11.10


L’artista Sabine Delafon (Grenoble, Francia, 1975) presenta “Le Rayon vert”, una selezione della serie dei “Quadri fogli”, da una collezione di 3000 quadrifogli iniziata dalla Delafon nel 1999.

Una ricerca – ha commentato Delafon - sulla rarità, lʼeccezione, la superstizione, il destino“.

Il raggio verde è un fenomeno naturale piuttosto impercettibile allʼocchio, da intendersi come rivelazione momentanea, segno, nella poetica artistica della Delafon, di un rapporto costante tra una dimensione fisica visibile ed una più astratta e metafisica. Quello creato da Sabine Delafon è in effetti un raggio verde immaginario, più mentale che reale, composto da una serie di venti quadrifogli (40 x 32 cm) stampati, montati su alluminio e sotto plexiglas, posti uno accanto allʼaltro a formare un orizzonte di colore verde formato da tante icone portafortuna.

Nel lavoro della Delafon sacro e profano, vero e verosimile, convivono e, a volte, si mescolano e si confondono lʼuno nellʼaltro. La sua ricerca ha la caratteristica di collocarsi in una zona liminare, in un luogo di passaggio che rende i suoi lavori fragili ed incorporei.

Le Rayon vert di Sabine Delafon è, dunque, un miraggio che si concretizza, un raggio verde di buona sorte e buona fortuna.
Francesca Referza.

3 000 Quadri fogli - Le rayon vert - Warehouse







Le rayon vert di Sabine Delafon (Grenoble, 1975; vive a Milano): 20 stampe di quadrifogli insinuano il dubbio sulla loro reale presenza, immagini all’apparenza più vere del reale. Sono parte di una collezione che l’artista ha cominciato nel 1999 e che oggi comprende 3mila quadrifogli, ognuno dalle misure e forme differenti, ma tutti ben riconoscibili per le note caratteristiche portafortuna.

"Un raggio verde, ma di un verde meraviglioso, di un verde che nessun pittore può ottenere sulla sua tavolozza, un verde di cui la natura né la varietà dei vegetali, né nel colore del mare più limpido, hai mai riportato la sfumatura!”: così parlava Jules Verne di quel fenomeno ottico che chi è fortunato può vedere per pochissimi istanti nelle giornate d’estate al tramonto. "Quest’ultimo raggio è delicato come una fiaba; la persona che lo vedrà sarà capace di leggere i propri sentimenti e quelli altrui”, fa eco Rohmer: che siano o non siano queste le suggestioni cui l’opera di Sabine Delafon vuole dare luogo, è davvero delicata come una fiaba e la visione di questo orizzonte verde è sicuramente un’allegria e uno stupore per gli occhi.
Enza di Matteo

Friday, October 1, 2010




world day smiling no matter what happens