Sabine Delafon Corporation
“Scelta”
Performance in occasione di Artissima 15, Torino novembre 2008
In un saggio del 1936 Heidegger si chiedeva se l’origine dell’opera d’arte si trovasse nell’artista o nell’opera stessa, per concludere che se l’artista è origine dell’opera, anche l’opera è origine dell’artista. Ma, ciò che è più importante, nessuno dei due può stare senza l’altro (cfr. Sentieri interrotti, 1950).
Mai come oggi una domanda sull’origine dell’opera d’arte è così attuale. Il lavoro di un artista si compone di elementi anche tra loro disparati che vanno oltre l’opera: la critica, la galleria, fino agli aspetti mediatici e pubblicitari. Nessuno di questi elementi è da solo determinante, ma lo sono tutti. Ciò che fa il successo di un artista oggi ha infatti anche a che fare con la capacità di autopromuoversi: viaggiando, parlando lingue straniere e curando buoni contatti (umani o troppo umani che siano).
In questo senso SDC coglie nel segno. L’artista qui mette in gioco la propria identità, trasformandola un brand che produce magliette, biglietti da visita e quant’altro.
Nella performance, preludio si spera di altri futuri lavori, i ruoli diventano interscambiabili, ai limiti – come dichiara Alberto Zanchetta– della “psicosi di massa”. Chiunque può mettersi nei panni dell’altro, oltre le rigide competenze professionali e le divisioni tra generi, fino a coinvolgere lo stesso pubblico. In che cosa? In un gioco, in un’opera o in un happening old style? Oppure in un’arte che funziona come i reality show, permettendo a ciascuno un po’ di “celebrità”? Di certo un evento da non perdere.
Maria Cristina Strati